Tra le numerose tecniche insegnate in ogni corso di massaggio Bari, Milano o Roma, il massaggio californiano è, a detta di tutti gli esperti del settore, la tipologia più sensuale e intensa. La scuola californiana di massaggio nacque solo negli anni ‘70 del secolo scorso a San Francisco, in un clima fortemente influenzato dalle concezioni new age di liberazione del corpo e di raggiungimento del perfetto equilibrio tra aspetto fisico, emotivo e spirituale, nel rispetto di una visione olistica dell’essere in cui la sfera materiale e quella emotiva non possono essere scisse e distinte.
La tecnica di massaggio californiano
Come detto, l’approccio della scuola californiana alla tecnica di massaggio è fortemente incentrata sull’aspetto sensuale e del rilassamento. Le manovre sono orientate ad avvolgere nella sua interezza il corpo del ricevente, attraverso movimenti ampi e circolari che si concentrano soprattutto a livello della pelle.
La tecnica prevede l’alternanza di movimenti manipolativi leggeri e ampi con pressioni più intense profonde, attraverso una sollecitazione sempre fluida e scorrevole sul derma. Per tale ragione, il massaggio californiano prevede l’utilizzo di oli, utili sia per rendere scorrevole e sinuoso il movimento di sfioramento sulla pelle e sia per via delle sue profumazioni che aiutano il rilassamento.
I benefici per l’organismo
Basandosi più marcatamente su manovre di sfioramento, il massaggio californiano è consigliato soprattutto per chi necessita di rilassamento e distensione muscolare. I movimento ampi e morbidi permettono un profondo relax che si manifesta a livello biologico con una significativa distensione a livello del sistema nervoso. Il massaggio rilassa le connessioni e facilita il raggiungimento di uno stato di intensa armonia psicofisica. L’intento ultimo di tale tipologia di massaggio è quello di favorire il raggiungimento di una piena consapevolezza del proprio corpo e l’acquisizione del perfetto equilibrio tra gli aspetti corporeo, psicologico ed emotivo del ricevente.
Si tratta di una tecnica che trae spunto anche dalle principali metodologie delle antiche scuole Thai e ayurvediche, ma se ne distacca in favore di un approccio più significativamente spostato verso l’aspetto sensoriale.
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