Fare un quadro preciso di Andrea Riccardi significa spaziare dalla cultura al sociale passando per il giornalismo e la scrittura. Il suo, infatti, è un impegno a 360° che ha come unico obiettivo quello di raccontare le storie dei popoli e riuscire a costruire ponti tra i paesi allo scopo di porre fine ai conflitti grazie alla conoscenza. Oltre ad essere uno studioso noto sia a livello nazionale che internazionale, Andrea Riccardi è un insegnante di Storia contemporanei ed ha una cattedra sia all’Ateneo di Bari che a Roma Tre e alla Sapienza di Roma. Una cosa è certa: il suo ambito di studio passa dalla storia e le tradizioni del nostro paese all’approfondimento del Cristianesimo sia in riferimento al passato che al presente. Nel corso della sua carriera, Riccardi ha pubblicato molti testi che in breve tempo sono diventati dei punti di riferimento sia per gli accademici che, molto più in generale, per tutti gli studiosi.
Quando si parla di Andrea Riccardi non si può, però, fare a meno di menzionare i numerosi riconoscimenti che gli sono stati conferiti nel corso della sua carriera. Tra gli altri, ad esempio, è stato insignito di varie lauree honoris causa da alcuni atenei del calibro dell’Università di Augsburg e dell’Università Cattolica di Lovanio. Senza alcun dubbio, uno dei principali meriti che deve essere riconosciuto ad Andrea Riccardi è quello di aver dato vita alla Comunità di Sant’Egidio nel 1968. Proprio la Comunità di Sant’Egidio rappresenta la concretizzazione perfetta degli studi di Riccardi e ne è la diretta espressione. Questa organizzazione, infatti, ha come unico scopo quello di unire i popoli dando forma a veri e propri ponti basati solo ed esclusivamente sulla cultura e sulla condivisione. Questa sua volontà di tentare di avviare percorsi volti alla mediazione ha avuto anche un ruolo a dir poco cruciale nella risoluzioni di alcuni conflitti mondiali come, ad esempio, quello in Guatemala o in Guinea. Il suo intervento è apparso risolutivo e gli è valsa la menzione dell’elenco degli eroi d’Europa nella classifica stilata dal Time nel 2003.
Una cosa è certa: nel corso della sua carriera Andrea Riccardi ha dimostrato di essere un uomo di grande cultura che, attraverso percorsi di pace, è riuscito a dare prova del fatto che solo con il dialogo è possibile porre fine ai conflitti che affliggono l’intero pianeta, nel tentativo di costruire un futuro fatto di ponti tra i popoli. Un aspetto da non sottovalutare riguarda, poi, la sua collaborazione con alcune delle più note testate giornalistiche del pianeta tra cui, ad esempio, quella con il Corriere della sera.
Per quanto riguarda, invece, il suo rapporto con la Chiesa, si è trattato di un percorso maturato nel tempo. Nato da una famiglia laica, il suo approccio con la Chiesa e, più in generale, con la religione è stato graduale e finalizzato ad un approfondimento critico e costruttivo. Tra le pubblicazioni in ambito religioso ci sono, ad esempio, Governo carismatico e Cristiani del novecento, testi entrambi editi da Mondadori. Il suo impegno civile e la sua costante e concreta azione volta a unire i paesi per costruire una pace stabile e duratura, infine, le è valso nel 2015 la nomina di Presidente della Società Dante Alighieri, un’organizzazione che ha il compito di veicolare i valori, la cultura, la storia e le tradizioni dell’Italia nel mondo.
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