Il Salento è terra di suggestioni, di paesaggi marini unici, di divertimento serale; ogni estate, b&b e case vacanze nel Salento sono presi d’assalto, segnano il tutto esaurito, esaltano i turisti che si riversano a frotte per le principali mete costiere del Tacco. In una dimensione ricca, sfaccettata e piena di attrattive ma anche difficile da afferrare nella sua essenza più vera, la provincia di Lecce in estate si presenta al visitatore in vesti non del tutto autentica, corrotta dalla folla, dal turismo di facciata, dalla moda. Dietro alle attrazioni preconfezionate, però, si cela tutto quel mondo sommerso e che si lascia scoprire solo parzialmente allo sguardo distratto, è il mondo delle tradizioni della cucina, del dialetto, della musica tipica, ed è il mondo dell’artigianato locale che, tra manufatti in pietra leccese e oggettistica in cartapesta, resta immutato oggi come secoli addietro, manifesto di storia, identità e cultura.
La pietra leccese è una roccia tipica del Salento, chiamata anche lecciso o leccisu nel dialetto locale. La pietra è caratterizzata da una consistenza friabile che la rende ideale materia di lavorazione e che, nel corso del ‘600, permise la trasformazione del tessuto urbano di Lecce, oggi riconosciuta come la Firenze del Sud ed eccellenza del barocco italiano. Opere come la Basilica di Santa Croce, Piazza Duomo o anche la cattedrale di Sant’Agata a Gallipoli sono manifesti vivi e intensi dell’arte del tempo e di come, durante il XVII secolo, il territorio seppe darsi una nuova morfologia, assecondando i canoni stilistici imposti dalla Controriforma e trasformandosi in una perla d’arte riconosciuta a livello globale.
La pietra leccese fu impiegata per la realizzazione di opere eccezionali ma, ad oggi, è ancora ampiamente in uso nel settore edile e, ancor più, in quello dell’oggettistica, per l’arredamento o anche per la realizzazione di souvenir, ed è essenza pura dell’identità del posto, con tutto ciò che esprime, evoca e rappresenta.
La tradizione della lavorazione in cartapesta si è consolidata di riflesso alla trasformazione dei connotati cittadini. La città riscoprì il gusto dell’estetica e della valorizzazione degli spazi ma zavorrata da una dimensione povera e priva di risorse. La cartapesta si rivelò il materiale perfetto perché economico, di facile lavorazione, pitturabile. La tradizione si consolidò ben presto e ha saputo resistere fino ai giorni nostri, in cui maestri della cartapesta imprezios
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