Nel nostro Paese sono in circolazione circa 3,2 milioni di stampanti, tra tecnologie laser e a inchiostro. Esaurita a carica, le prime richiedono la sostituzione del toner, le seconde di una nuova cartuccia; in entrambi i casi, si tratta di rifiuti di difficile smaltimento e con un significativo impatto sull’ambiente. Consumi di energia e produzione di rifiuti impattano sull’ambiente in modo importante e, dunque, è bene cercare soluzioni in grado di ridurre l’incidenza delle tecnologie di stampa, risparmiando anche qualche soldo.
Selezionare la tecnologia più adatta all’uso permette di ottimizzare le performance di stampa ma anche quelle dei consumi. La scelta da fare è principalmente una, quella tra stampanti inkjet (o a getto d’inchiostro) e quelle laser (o LED). Tendenzialmente, le prime sono le più diffuse a livello domestico e privato, perché più economiche, versatili e adatte alle stampe su più supporti e in più colori. Le seconde, invece, sono perfette per un uso più massivo, come negli uffici, pubblici o privati che siano.
Compiere la scelta più idonea ha un forte impatto sui consumi energetici: le stampanti laser garantiscono maggior velocità di stampa e, per una produzione di materiale in serie, è decisamente consigliabile. Ma se l’uso della stampante è sporadico, il discorso cambia dato che le LED necessitano di tempi di riscaldamento molto ampi, troppo dilatati per un’unica stampa.
Il toner delle stampanti laser ha una durata molto più ampia ma anche un costo di acquisto decisamente maggiore delle cartucce. Queste ultime offrono tre alternative: le originali, migliori per performance ma molto più costose; le cartucce compatibili e le rigenerate. Queste ultime rappresentano la soluzione ideale a livello di gestione degli sprechi, trattandosi di vecchie tecnologie esaurite e che tornano nel ciclo produttivo dopo l’effettuazione di una ricarica.
Prima di sostituire toner o cartucce, però, assicurati che la carica sia davvero terminata: secondo una ricerca di Altroconsumo, infatti, in più de 25% dei casi alla segnalazione di esaurimento da parte del pc è ancora presente un residuo del 10%, sufficiente per un buon numero di stampe.
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