Da diversi anni, Google sta sviluppando una serie di tecnologie con l’obiettivo di eseguire una scansione del web sempre più orientata alla comprensione semantica, con l’obiettivo di fornire risultati di ricerca il più possibile in linea con le reali esigenze dell’utente. Il 16 maggio 2012, la società di Mountain View ha lanciato Google Knowledge Graph, una funzione di ricerca giunta in Italia il 3 dicembre dello stesso anno. Che cos’è e come funziona?
Ogni agenzia SEO Milano, Parigi, New York ha imparato a conoscere l’approccio semantico che Big G sta imprimendo alle SERP. Il colosso americano mira a una comprensione sempre più precisa dei comportamenti assunti dall’utente in fase di ricerca, con l’obiettivo di fornire risultati in linea con quanto richiesto.
Knowledge Graph è stato sviluppato esattamente con tale intento. La funzione, detto in parole povere, esegue un’associazione tra la stringa di parole inserite nella query e gli oggetti. Per ‘oggetti’, qui, si intende più generalmente le entità del mondo reale.
Il linguaggio è ambiguo e a una specifica ricerca possono corrispondere diverse interpretazioni. La stessa Google utilizzò un esempio specifico per chiarire la questione: il Taj Mahal è un monumento, ma anche un ristorante, un musicista statunitense, un casinò. Come fa Google a capire quali tipologie di risultati interessano all’utente?
Ovviamente, Google non può leggere nella mente di chi esegue la ricerca. In compenso, esso è in grado di presentare un elenco di risultati che sia quanto più completo ed esaustivo. Il grafico mira a presentare una sintesi di informazioni efficace e in grado di adattare le proprie visualizzazione di pagina sulla base di segnali colti dalle azioni dell’utilizzatore.
Un approccio, questo, orientato non solo a gestire le ambiguità semantiche ma anche a fornire risposte complesse su ogni argomento. Si pensi, ad esempio, a quando si ricercano i risultati dell’ultima giornata del campionato di calcio di Serie A, cui Google aggiunge anche la possibilità di visualizzare il turno successivo, la classifica delle squadre e quella dei cannonieri. L’obiettivo è quello di gestire in maniera olistica il traffico sul motore di ricerca, attraverso un’offerta di informazioni capace di modellarsi sulle esigenze del pubblico.
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